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La vita e i viaggi di Isabella Stewart Gardner

Isabella Stewart Gardner nacque nel 1840 a New York dove visse fino al 1856 quando si trasferì a Parigi con i genitori fino al 1858. Probabilmente qui incontrò Jack Gardner, suo futuro marito.

1856
Viaggio in Italia, a Milano
A Milano visitò le collezioni di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Rimase molto colpita dal desiderio del collezionista milanese di creare un museo per consentire alle persone di apprezzare tutte le sue opere.

Nel 1860 si sposò a New York (andando a vivere a Beacon Street in Boston) ed ebbe un bambino che morì dopo appena 2 anni. Cadde nella depressione fino a che il marito non decise di portarla in viaggio in Europa per farle cambiare aria.

1867
Viaggio in Norvegia, Russia, Vienna, Parigi
1874 
Viaggio in Egitto, Nubia, Palestina, Atene, Monaco, Vienna, Parigi
Tornata a casa Isabella si introdusse nella vita intellettuale di Boston appassionandosi alla letteratura, incontrando personalità importanti dell'epoca e dedicandosi alla fotografia (compose numerosi giornali in cui raccolse scritti e foto dei posti che aveva visitato).

1883
Viaggio in Giappone, Cambogia, Indonesia, Cina, India, Egitto, Italia (Venezia)
In Cambogia i coniugi Gardner visitarono la residenza di un principe che affascinò profondamente Isabella, mentre a Venezia fecero visita ad amici che gli mostrarono le loro collezioni d'arte.

1886
Viaggio a Londra
A Londra conobbero il famoso pittore John Singer Sargent che divenne loro grande amico e che dedicò a Isabella ben due ritratti.

fonte: www.gardnermuseum.org
Nel 1891 morì il padre di Isabella lasciando alla figlia un'immensa fortuna che permise ai coniugi Gardner di tornare nuovamente in Europa e di acquistare opere d'arte di notevole valore, grazie soprattutto ai contatti ormai solidi con i personaggi illustri e i collezionisti d'arte del tempo.
"La sua vanità la portava a voler primeggiare. Doveva avere il meglio e ancor più il tutto. Se i suoi desideri erano contrariati, l'appetito n'era aguzzato. Nelle relazioni personali non tollerava ostacoli, rifiuti o sconfitte. E si comportò nello stesso modo quando incominciò a far collezione d'arte." (A. B. Saarinen)
Con l'acquisto di numerosissime opere e in ultimo nel 1896 un quadro di Rembrandt e altri due di Tiziano e Velàzquez, Isabella e il marito capirono che la loro ambizione da collezionisti necessitava di uno spazio maggiore della loro abitazione.
Cominciarono così a considerare seriamente l'idea di creare un vero e proprio museo: un anno dopo iniziò la costruzione a Boston di Fenway Court fino che terminò nel 1901.
Nel 1919 Isabella fu colpita da un ictus che le paralizzò il suo lato destro, ma nonostante questo riusciva ancora a muoversi e a visitare gli amici.
Morì serenamente 5 anni dopo, il 17 luglio 1924.
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